Dal 24 al 27 novembre torna KarawanFest, il primo evento cinematografico in Italia che tratta i temi dell’integrazione e convivenza tra culture con ironia e la forza del sorriso.
La manifestazione, giunta alla sua 5° edizione, si svolgerà alla Casa della Cultura di Villa De Sanctis, e avrà un’impronta fortemente femminile. “Ci siamo inventati Karawan come espressione del vissuto di uno dei quartieri più melting pot d’Europa: Tor Pignattara” raccontano gli ideatori. “Un laboratorio spontaneo di convivenze e sperimentazione culturale, dove non mancano problemi ma in cui da anni le persone trovano ‘naturalmente’ il modo di capirsi. E questo soprattutto per merito delle donne e della rete di solidarietà che sanno tessere.”
I film selezionati quest’anno ricostruiscono un mosaico di volti e voci femminili da tutto il mondo e raccolgono i sogni, le battaglie e le speranze di tante donne diverse: la rapper afgana e la rocker tunisina che cantano per la libertà, le ragazze di una scuola di aviazione in Ghana che scelgono di fare la cosa giusta, la tranquilla signora svizzera che si è reinventata con un insolito laboratorio di teatro per rifugiati, donne che ad ogni latitudine del mondo hanno deciso di essere protagoniste delle loro vite e hanno compiuto piccole o grandi rivoluzioni.
PROGRAMMA
giovedì 24 novembre
19.00_CivicoZero presenta//opening della mostra
IL SOLE NON CADE MAI, MA È L’UOMO CHE SI ALLONTANA
Percorso fotografico a cura di Mohamed Keita
19.30_KarawanBistrot: un’ora di cibo e chiacchiere con gli ospiti del festival
20.30_film di apertura UNLIKELY HEROES (Schweizer Helden)
di Peter Luisi, Svizzera, 2014, 94’, VO sott Ita
Sabine non ha molta fortuna ultimamente. I suoi figli sono in vacanza, il marito l’ha lasciata e ha problemi sul lavoro. Durante il periodo natalizio, decide di fare la volontaria in un centro per rifugiati e di preparare uno spettacolo per la notte di San Silvestro. Non ha però fatto i conti con i problemi dei rifugiati: la permanenza nel paese, l’amore, la famiglia e, naturalmente, la lingua tedesca. Saranno pronti quando il sipario si alzerà?
22.00_SOLINO
di Fatih Akin, Germania, 2002, 124, VO sott. Ita
Making Heimat. Goethe Institut-Rom meets Tor Pignattara
La storia della famiglia Amato, emigrata negli anni’60 dalla Puglia in Germania. Dopo un impatto traumatico, decidono di aprire la prima pizzeria di Duisburg e negli anni conquistano la tranquillità. I figli crescono in una società che sta cambiando velocemente, i genitori sono divisi tra integrazione e nostalgia. Fatih Akin traccia mirabilmente una storia corale che abbraccia un periodo di trent’anni e tre generazioni di una famiglia le cui vicende sono esemplari dell’emigrazione italiana in Germania.
venerdì 25 novembre
18.30_KADDISH FOR A FRIEND
di Leo Khasin, Germania, 2011, 93’, VO sott Ita
Making Heimat. Goethe Institut-Rom meets Tor Pignattara
Cresciuto in un campo profughi palestinese, Ali Messalam, 14 anni, dopo la fuga dal Libano finisce a Berlino-Kreuzberg con la sua famiglia. Per essere accettato dai suoi coetanei arabi, accetta di intrufolarsi in casa del suo vicino Alexander Zamskoy, anziano ebreo russo, che lo scopre e denuncia alla polizia. Per non essere condannato e deportato, Ali è costretto a “fraternizzare col nemico”. Una storia tragicomica di incontro e perdono.
19.30_KarawanBistrot: un’ora di cibo e chiacchiere con gli ospiti del festival
20.30_DORIS&HONG
di Leonardo Cinieri Lombroso, Italia, 2016, 80’
alla presenza del regista e delle protagoniste
in collaborazione con AssoCina
Hong è una ragazza di Dalian appassionata d’arte, figlia del boom economico cinese. Doris una signora settantenne nata in Eritrea, brillante, vorace esploratrice di culture. Le loro strade si intrecciano nel momento in cui la giovane decide di iscriversi all’Accademia di Belle Arti di Roma. Doris e Hong condividono per due anni lo stesso appartamento, e quella che doveva essere la convivenza di pochi mesi si trasforma in una profonda amicizia, insegnando l’un l’altra a colmare le differenze che separano due culture millenarie ed entrando in sintonia con un’umanità che non ha confini geografici, ma è universale.
22.00_GIRLS DON’T FLY
di Monika Grassl, Austria, 2016, 90’, VO sott Ita
a sostegno della campagna #NONUNADIMENO
Lydia, Tina, Hamdiatu e Esther hanno un futuro brillante che le aspetta: stanno per diventare pilote di aerei. Provenienti dall’area rurale del Ghana, sarebbero destinate a trascorrere tutta la loro vita occupandosi della casa e dei bambini, ma il corso di aviazione dell’AVTech Academy cambierà le loro vite. Questo pluripremiato film dell’austriaca Monika Grassl costituisce un’acuta riflessione sulla diversità culturale e sulle conseguenze dell’incontro/scontro tra il pensiero occidentale e il sistema di valori africano, arrivando a svelare in modo molto sottile cosa si nasconde in realtà dietro le apparenze.
sabato 26 novembre
17.00_KEBAB CONNECTION
di Anno Saul, Germania, 2005, 90’, VO sott Ita
Making Heimat. Goethe Institut-Rom meets Tor Pignattara
Il giovane turco Ibo progetta di conquistare la gloria girando il primo film tedesco di kung fu ed inizia ad assaporare il suo sogno realizzando uno spot per il negozio di kebab di suo zio. Tutto sembra andare per il verso giusto, quando la fidanzata di Ībo scopre di essere incinta. Da quel momento in poi tutto precipita, e Ibo dovrà faticare non poco per ritrovare la giusta strada aiutato dai suoi amici, il greco Lefty e l’albanese Valid. Tra pugni volanti, bottiglie tintinnanti, sbandamenti generazionali e momenti di inaspettata tenerezza, uno dei ritratti più sinceri e divertenti del melting-pot di Amburgo.
18.30_Sotto il velo – Incontro con Takoua Ben Mohamed
Takoua Ben Mohamed ha iniziato da adolescente a disegnare a favore del dialogo interculturale, e con il nuovo libro Sotto il Velo tocca temi sociali delicati con toni sempre divertenti. Il libro racconta, attraverso i disegni, le avventure della protagonista che nascono dal confronto quotidiano tra culture diverse. La incontriamo insieme a Renata Pepicelli,docente che da anni si occupa di mondo arabo-islamico contemporaneo e in particolare delle questioni di genere e giovanili, e all’autore e disegnatore Alessio Spataro, che di recente ha pubblicato per Bao Publishing il romanzo grafico Biliardino.
19.30_KarawanBistrot: un’ora di cibo e chiacchiere con gli ospiti del festival
20.30_APPENA APRO GLI OCCHI
di Leyla Bouzid, Tunisia, 2016, 102’, VO sott Ita
introducono Takoua Ben Mohamed e Renata Papicelli
A Tunisi nell’estate 2010, pochi mesi prima della Rivoluzione, la diciottenne Farah si è appena diplomata e la sua famiglia vorrebbe iscriverla alla facoltà di Medicina. Lei non la pensa allo stesso modo e si unisce alla band Joujma che dà voce allo scontento di una generazione, ignorando gli ammonimenti della madre che ben conosce i pericoli di uno stato di regime. Figlia d’arte, voce potente di un cinema che si rinnova, Leyla Bouzid è tra le vere sorprese dell’anno.
domenica 27 novembre
ore 16.00_KOLKATA CALLING corti da India, Bangladesh, Sri Lanka
- Maalu Sanjay De Silva (Sri Lanka, 2015, 15′)
- Big Tme-My Doodled Diary Sonali Gulati (India, 2015, 12′)
- Sum Total Sonali Gulati (India, 2000, 5′)
- Aashpordha Anirban Roy (India, 2012, 14′)
- Supergirl Vaani Arora & Hemant Gaba (India, 2014, 16′)
ore 17.00_MY LITTLE DHAKA
di Rossella Anitori, Italia, 2016, 14’
Roma è la città europea con il maggior numero di cittadini bengalesi. Dagli anni ’90 i migranti provenienti dalla regione del Delta del fiume Gange hanno creato una grande comunità nel quartiere di Tor Pignattara. Accanto alle vecchie botteghe sono nati fast-food e scuole di danza bengalese. Il venerdì le strade si riempiono di tappeti e la gente prega rivolgendosi verso La Mecca. Un viaggio nella quotidianità di un quartiere che si è arricchito delle tante storie che lo hanno attraversato e che inevitabilmente hanno cambiato il suo volto.
ore 17.15_LYARI NOTES
di Maheen Zia e Myriam C. Menacerry, Pakistan/India, 2015, 78’, VO sott Ita
Il film segue per un arco temporale di tre anni (2013-2015) quattro giovani ragazze di Lyari, uno dei più quartieri più turbolenti di Karachi, che hanno l’opportunità di frequentare gratuitamente la scuola di musica della rock star Hamza Jafri. Sullo sfondo degli eventi che si sono succeduti in quegli anni, dall’attentato nella scuola di Peshawar al Nobel a Malala, il film traccia con delicatezza il percorso di crescita delle ragazze e l’impatto dell’educazione musicale.
ore 18.30_Dal subcontinente indiano alla periferia est di Roma: diaspore e racconti al femminile
A Tor Pignattara vive la più grande comunità bangladeshi d’Europa, ma quanto realmente si conosce della cultura di persone con cui ci si sfiora o scontra quotidianamente? Come interagiscono le diverse comunità di un territorio e qual e il ruolo delle donne nella sfida della convivenza quotidiana? Ne parliamo con: Mara Matta, docente di letterature del sucontinente indiano (Istituto Italiano Studi Orientali La Sapienza), Smiti Tanya Gupta lettrice hindi (IISO La Sapienza), Ejaz Ahmad giornalista e mediatore culturale, Alessandra Broccolini antropologa del Dipartimento Scienze Sociali ed Economiche La Sapienza, Carmelo Russo antropologo del Dipartimento Storia Culture Religioni La Sapienza, Alessandra Smerilli e le donne della scuola di Asinitas, Elisa Amoruso regista e Maria Antonietta Mariani autrice e curatrice di “Strane Straniere” film sulla storia di cinque imprenditrici straniere che hanno saputo reinventarsi con successo in Italia.
20.00_KarawanBistrot: un’ora di cibo e chiacchiere con gli ospiti del festival
21.00_STARE BENE
videoclip del singolo di Amir Issaa
regia Samir Iacavone, 2016, 4’
Interamente girato e dedicato a Tor Pignattara il videoclip è ispirato al film cult di Spike Lee “Do The Right Thing” ed è un inno alla convivenza pacifica oltre che uno splendido manifesto del quartiere.
a seguire_SONITA
di Rokhsareh Ghaem Maghami, Germania/Iran, 2016, 55’, VO sott Ita
Introducono il rapper Amir Issaa e il Presidente della Comunità Afgana in Italia
La giovane Sonita è approdata dall’Afghanistan alle periferie di Teheran e sogna di diventare una rapper di successo. Ma Sonita vale 9.000 dollari per la sua famiglia, se riusciranno a darla in sposa all’uomo giusto. Senza contare che in Iran le è proibito esibirsi come cantante solista. Sonita ha il diritto di realizzare il suo sogno? Un racconto emozionante, vincitore di numerosi premi internazionali.
Durante le giornate del festival sarà allestito un Baby PitStop (per cambio e allattamento) a cura di Città delle Mamme e un KidZ Corner curato da L’Alveare – Il coworking con spazio baby per intrattenere i bambini più grandicelli (max 6). Il KidZ Corner si avvarrà del supporto di un’educatrice e sarà disponibile da venerdì a domenica, dalle 18.30 alle 20. Per info e prenotazioni inviare un’email a info@alveare.it
KARAWANFEST 2016 | V edizione è stato interamente autoprodotto grazie al supporto di oltre 60 produttori dal basso
con il patrocinio di
Goethe Institut Rom
Forum Austriaco di Cultura
Istituto Svizzero Roma
MigrArti – Ministero Beni e Attività Culturali e Turismo
Biblioteche di Roma
Municipio V
in collaborazione con
CIVICO ZERO
Ecomuseo Casilino
Scuola Popolare di Tor Pignattara
CdQ Tor Pignattara
Citta delle Mamme Onlus
L’Alveare
AssoCina
Asinitas
La Rocca – Fortezza Culturale
Teatro Studio Uno
media partner
Termini TV