Torna Karawan, dal 24 Novembre. Partita la campagna di crowdfunding
KarawanFest è il primo e finora unico evento cinematografico in Italia che tratta i temi dell’integrazione e incontro/scontro tra culture con ironia e un pizzico di leggerezza.
Ci siamo inventati Karawan nel 2012 come espressione del vissuto di uno dei quartieri più melting pot d’Europa: Tor Pignattara, a Roma. Un laboratorio spontaneo di convivenze dove non mancano tensioni e problemi ma in cui da decenni le persone trovano “naturalmente” il modo di capirsi.
Per questo Karawan è innanzitutto una festa: una rassegna di commedie e documentari da tutto il mondo, il cui primo obiettivo è quello di sovvertire stereotipi e luoghi comuni che creano barriere tra le persone e abbattere la diffidenza verso l’altro con il sorriso, perché siamo convinti che il sorriso sia il terreno naturale d’incontro fra le diverse culture del mondo, il “luogo” ideale in cui scompaiono le differenze e ci si riscopre umani.
L’altra vocazione di Karawan, oltre allo spirito multietnico, è quello nomade che passa per lariappropriazione di spazi pubblici: inun quartiere in cui non ci sono cinema, biblioteche, teatri, abbiamo deciso di trasformare l’intero quartiere in una location per le proiezioni e coinvolgere i cittadini e le comunità del territorio per recuperare la dimensione popolare, di festa, propria dell’evento cinema di un tempo.
Nel corso di questi anni abbiamo cambiato pelle tante volte, dalle proiezioni improvvisate con “lo schermo che cammina” tra le strade del quartiere, alle rassegne tematiche indoor che oltre ai film hanno ospitato artisti di ogni genere e da ogni dove: calligrafi cinesi, pittori romeni, percussionisti nordafricani… E così, in modo un po’ rocambolesco ma tenace, siamo arrivati al primo importante traguardo: l’edizione N°5!
Dal 24 al 27 novembre torniamo con la nostra valigia carica di film alla Casa della Cultura di Villa De Sanctis. Sarà l’edizione più femminile di sempre, dedicata interamente a storie di donne: rapper afgane, aviatrici ghanesi, vignettiste tunisine, pittrici cinesi, donne che ad ogni latitudine del mondo hanno deciso di essere protagoniste delle loro vite, e che in qualche modo hanno compiuto piccole o grandi rivoluzioni.
Donne che hanno scelto di non sposarsi, donne che hanno scelto di non diventare pilota di aerei, donne che hanno scelto di prendere una matita, o un pennello, o una chitarra in mano e di trovare la strada per esprimersi attraverso l’arte. Donne che hanno scelto di essere se stesse. A tutte queste donne, dedichiamo la 5° edizione di Karawan, che sarà come sempre molto più di una rassegna: quattro giorni di proiezioni, incontir, eventi, approfondimenti per realizzare insieme ai partecipanti un laboratorio culturale di condivisione degli spazi e di progettazione della società che vogliamo, che vive in stretta connessione con il territorio per dare forma alle necessità e ai sogni di chi lo vive.
Karawan è un progetto autofinanziato.
Dietro la proiezione di ogni singolo film ci sono diversi costi tecnici, e diverse persone che lavorano, dai sottotitoli alle spese per ottenere la liberatoria per la proiezione, alla SIAE.
In questi mesi abbiamo raccolto parte dei fondi ma abbiamo bisogno del vostro aiuto per coprire tutti i costi.
Con i fondi raccolti, quindi, intendiamo prima di tutto:
- completare il pagamento delle quote di noleggio ai distributori dei film (screening fees)
- garantire adeguato compenso al tecnico proiezionista
- pagare i sottotitoli in Italiano di tutti i film per renderli più fruibili
- noleggiare l’attrezzatura tecnica per le proiezioni (ricordatevi che a Tor PIgnattara non c’è una sala cinematografica, dobbiamo allestirla noi!)
Inoltre quest’anno vorremmo ampliare l’offerta culturale con tanti eventi speciali, ospitare artisti, autori, addetti ai lavori per un percorso di scambio e condivisione con il pubblico. I fondi eccedenti l’obiettivo saranno destinati proprio all’organizzazione di questi eventi extra, in particolare per le spese di stampa e allestimento di una mostra delle opere di Takoua Ben Mohamed, giovanissima disegnatrice di origini tunisine che da anni vive in Italia e combatte la diffidenza con l’ironia.
Se intendete sostenere il nostro progetto e aiutarci a mantenere accesa la luce e la magia del cinema a Tor Pignattara, non servono grandi cifre perché ogni aiuto anche piccolo per noi può fare una grande differenza!